Piacevolmente insolito, il duo si definisce contrapponendo ai suoni naturali delle chitarre (classica/acustica) e del vibrafono il loro alter ego elettrico ed elettronico.

Insolitamente piacevole è il connubio tra il Jazz e la New Age più creativa.

L’incalzare di ritmi come l’afro, il latino, lo swing e i tempi balcanici di origine asiatica, viene spesso miscelato a melodie e armonie sciolte e intense, e i due aspetti risaltano nel contrasto. In tutto ciò l’improvvisazione trova il suo campo ideale e “moderno”, anche sfruttando le grandi possibilità timbriche offerte dalle diverse chitarre, con tutta la tipica effettistica legata alla chitarra elettrica, e la varietà dell’elettronica applicata al vibrafono.

Il repertorio è in gran parte originale minuziosamente preparato per raggiungere la pienezza musicale di un quartetto senza però rinunciare alla libertà improvvisativa del duo.